sabato 28 luglio 2018

Potrebbe essere colpa della meticolosa suddivisione in quartieri a destinazione specifica (uffici in downtown, residenze in periferia, eccetera eccetera) se in alcune città americane ci ritroviamo dei veri e propri distretti museali, come il Cultural District di Fort Worth. 
Mi si risponderà che anche in Europa ci sono realtà come l'Isola dei Musei di Berlino. Vero, ma stupisce comunque l'overdose di cultura che ti puoi fare in poche decine di metri in un rione non proprio centrale. 

Qui il fiore all'occhiello architettonico è senza dubbio la nuova ala del Kimbell Art Museum progettata da Renzo Piano. Luminosa e spaziosa, è costituita in modo che si acceda alle esposizioni da un atrio, pensato probabilmente per essere colmo di luce quanto il giardino esterno. Su quest'ultimo si affacciano alcune sculture e l'altro edificio del museo, il più vecchio.

È stato il primo luogo che ho visitato a Fort Worth, per due ragioni. Ritengo infatti che iniziando il tour dalle periferie si possa cogliere subito la vera essenza urbana di un posto, con tanto di adrenalina e stupore che crescono man mano che ci si avvicina al centro. E poi qua vicino c'è una tavernetta che fa degli ottimi hamburger, frequentata dalla gente del posto. Mica cotiche (hamburger, appunto). 

Curiosità: uno dei musei del Cultural District è dedicato interamente alle cowgirl, e dev'essere molto interessante. Ma ho un solo giorno per girare a Fort Worth ed è decisamente meglio toccarla con mano la cultura Western, che qui si può. 


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