giovedì 4 aprile 2019

Varsavia: ieri

Torniamo a parlare di falso storico.
Stare Miasto, la città vecchia di Varsavia, è stata ricostruita "dov'era e com'era" dopo la sua completa distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale. Si sono perfettamente ricreate le atmosfere di altri tempi e alcuni edifici sono stati rimessi in piedi seguendo i progetti originali.
Ora mi rivolgo a voi, detrattori delle ricostruzioni, criticatori di ciò che sembra storico ma storico non è. Cosa preferivate? Un enorme quartiere vuoto? Che Varsavia rimanesse senza centro?

No, non ci troviamo proprio. Il fatto che oggi Stare Miasto sia molto piacevole da visitare, piena di piazzette e angolini da scoprire e ti faccia ripetutamente dimenticare di trovarti nella capitale di uno stato, è molto più importante di qualsiasi differenza di secolo. E voglio anche darvi la mazzata finale: l'UNESCO ha dichiarato il quartiere patrimonio dell'umanità, per l'accurata ricostruzione e per la perseveranza degli abitanti di Varsavia nel rinascere alla grande dopo le tragedie. Io non sono più affidabile dell'UNESCO, e voi?

Malgrado le tantissime cose da vedere nel quartiere, dal Castello Reale alla Piazza del Mercato passando per la Basilica di San Giovanni Battista, la principale attrattiva di Stare Miasto è... Stare Miasto. Con il suo bellissimo ambiente, turistico di giorno e magico di notte, illuminato dai ristoranti tipici dove mangiare i pierogi e dalle birrerie, ancor prima che dai lampioni.

Ed è assolutamente calcolato che in questa foto non si veda quasi nulla: vi serva da trampolino di lancio, da esortazione, da incoraggiamento a visitare il quartiere. Si tratta di una piccola viuzza appena davanti alla cattedrale che per un assoluto misunderstanding culturale ricorda un caruggio ligure. E infatti scopro con mio notevole stupore che Varsavia è in provincia di Imperia.




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