giovedì 5 luglio 2018

Come si chiama quella forma retorica, in poesia, dove si ricorre alla negazione per esprimere un concetto? (cerca su Google) ah sì, la litote.
Si potrebbe dire che a Montréal, d'inverno, non faccia caldissimo.

Esiste però questa genialata chiamata Città Sotterranea: una rete di 32 km di gallerie con negozi e qualsiasi altro tipo di attività che collega moltissimi edifici della città, oltre alla metropolitana. In questo modo si sono create vere e proprie vie sotterranee da percorrere esattamente come un normale centro storico, che in certi casi assumono il ruolo di autentici shopping centers, soprattutto in corrispondenza del quartiere dei grattacieli. Qui, senza nemmeno accorgersene si salta da una stazione della metro ad un palazzo che ospita uffici, da una galleria commerciale ad una pista di pattinaggio coperta.
Inverno 0 - Canadesi 1.

Mi scuso se la premessa sarà infinitamente più breve della spiegazione della foto vera e propria. Uno degli edifici che mi ha più colpito in assoluto tra quelli "collegati" con la Città Sotterranea è sicuramente il World Trade Center di Montréal, che include un passaggio pedonale altissimo con fontane, dehors e un accostamento di diversi stili talmente bello che la sua eventuale storia è irrilevante di fronte a quanto è venuto bene.

Dato che se vi spingete fin qui, sicuramente l'architettura non vi fa del tutto schifo, date un'occhiata anche al grattacielo affacciato sulla stessa piazza (Square Victoria): la Tour de la Bourse, progettata da due architetti italiani, Luigi Moretti e Pier Luigi Nervi. Quest'ultimo è anche co-progettista del più famoso (da noi) Grattacielo Pirelli di Milano.





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