mercoledì 25 luglio 2018

Prossima fermata Texas, finalmente.
E più precisamente Fort Worth, dove trascorrerò la mia prima notte nello stato della stella solitaria.

La città è diversissima da Dallas, pur essendo situata a poche decine di chilometri da questa. Qui infatti ci si può calare totalmente nell'atmosfera western a cui Fort Worth è assai attaccata (la chiamano "Cowtown"), e chi lavora nel turismo da queste parti non si è certo fatto sfuggire tal ghiotta occasione.
Chi non possiede un mezzo proprio e non potrà, quindi, addentrarsi nella provincia texana coi suoi ranch e i suoi grill troverà qui ciò che cerca. Un po' più turisticizzato, hai visto mai, ma ci sta benissimo.

Un po' stanco lo sono. Qualcosa di energico, dal titolo spero non profetico: "Nowhere Road" di Steve Earle, e camminare.

Sundance Square la possiamo considerare il vero centro di Fort Worth, ornata di palazzi caratteristici e fontane in ogni dove. Menzione particolare per una di esse: la Wave Wall Fountain, che simula ogni minuto una vera onda che si infrange sul bagnasciuga.
Ma il nome della piazza è profetico davvero: danza del sole. Il sole spacca me, altro che le pietre.

Mentre cammino per le immediate vicinanze della piazza, dove abbondano ristoranti, musei e locali per la musica dal vivo, scopro questo simpatico angolino all'ombra: Sundance Court, buono per ricaricarsi e ripartire.
Per certi versi ricorda molte città europee, dove appena dietro i luoghi turistici principali ti imbatti in questo o quell'anfratto che non aspettavi. 






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