venerdì 19 ottobre 2018

Budapest: ieri

Amo Budapest sin da quando ci andai la prima volta con obiettivi tutt'altro che turistici: gigante festival musicale.
Niente mi impedì in quell'occasione di proporre ad un ragazzo della combriccola, preso bene quanto me sulle camminate urbane, di farsi un giro in hangover.

Motivo del giro: il monumento dedicato a "I Ragazzi Della Via Pàl", il più celebre romanzo ungherese nonché uno dei miei preferiti in assoluto, caratterizzato da una storia tutt'altro che allegra ed incentrata sulla denuncia di mancanza di spazi aperti nella capitale magiara.
In realtà, con tutto il rispetto, il monumento vero e proprio si rivelò la parte meno divertente del giro, dato che il percorso per arrivarci aveva compreso diverse stradine e piazzette tutt'altro che affollate, che Budapest tiene per chi le vuole scoprire.

Chiedo scusa se le elencherò in stile agente immobiliare, in modi tutt'altro che convincenti, però insomma avete diritto ad illustrazioni mentali di qualche tipo.

C'è Egyetem tér, bellissimo spazio pubblico circondato da una chiesa, un museo, una fontana, una facoltà universitaria e diversi caffè.
C'è Ràday utca, via su cui si affacciano decine di bar e ristoranti, i cui dehors creano una bella parata.
C'è Ötpacsirta utca, verde e fiancheggiata da monumentalissimi palazzi museali.
E poi la mia preferita, Mikszàth Kàlmàn tér (in foto, che ve lo dico a fà), piazza pedonale con fontana e diversi caffè, posta a brevissima distanza da edifici culturali, musei e biblioteche.
Tutt'altro che brutta. 


1 commento: