Questa ve la devo raccontare, nuovamente a mò di diario di viaggio (dove mò posso farlo passare per l'abbreviazione di "modalità").
Ho bisogno però di due premesse:
1- andando contro alla quasi totalità dei backpackers, a me piace prenotare spesso in anticipo, almeno diminuisce il rischio di sold-out e prezzi proibitivi.
2- quando vado in un paese straniero, voglio vedere almeno una cittadina non battuta dal turismo, così da scoprire la vera anima di quel paese.
Così, in un impeto di masochismo, decido di andare da Nashville a Chattanooga in giornata con l'autobus (la distanza è pressappoco da Torino a Brescia, con un fuso orario di mezzo).
Appena fuori Chattanooga c'è un parco chiamato Rock City, con cascate e viste mozzafiato, ed è quello il mio motivo di visita. Se lo cercate su internet occhio, le cartine lo segnano già in Georgia e non in Tennessee.
E non che Rock City non sia bello, ma in realtà si tratta di una palese scusa per visitare un po' di America profonda, e una località non famosa (anche se probabilmente i meno giovani conosceranno Chattanooga per una celebre canzone dal titolo imbarazzante).
La mia gitarella fuori porta si svolge così:
- eccezionalmente prenoto l'autobus all'ultimo, poiché ero indeciso se andare. Il primo bus, che mi farebbe essere a Chattanooga di prima mattina, è sold out. Ovvio.
- il bus che prendo già arriva a destinazione un'ora di ritardo causa coda fuori città.
- la fermata del bus è veramente nel mezzo del nulla, classica area di periferia con parcheggi e fast food.
- internet mi tira pacco. Non posso usare Uber.
- mi chiudo a mangiare un panino bacon e cheddar in un diner/tavola calda coi separè tipicamente americano, di quelli che quando compaiono in un film scoppia sicuro una rissa. Camerieri con marcatissimo accento del sud e due avventrici afroamericane corpulente che si chiamano "honey" a vicenda.
- chiedo se hanno il WiFi, negativo. Ma posso trovarlo da Burger King attraversando la strada (praticamente una statale). Vado, è una di quelle che non si connette a pregarle in sanscrito.
- ritorno al diner e chiedo di chiamarmi un taxi. Una volta, mezz'ora e non arriva. Me lo richiamano, altra mezz'ora e non arriva.
- Rock City è palesemente balzata. Ringrazio i ragazzi del diner e cerco di vedere almeno il centro storico sul fiume. Me la faccio a piedi, un'ora di camminata nella periferia, e cosa c'è di più deep America di così?
- Mentre sto percorrendo una via in mezzo a prati e capannoni, arriva un acquazzone con una velocità bestiale. Cerco riparo sotto la tettoia di un negozio di arredamenti. Penso: dunque, il mio hotel è a 250 km da qui, la persona che conosco più vicina a 3000, sono in mezzo al nulla a piedi e le commesse qua dentro si sono trovate un tipo random straniero di carnagione scura con la barba ed una storia diversamente credibile. Per il resto tutto bene.
I contrattempi finiscono con l'estinzione della pioggia, se si esclude una sudata cosmica per arrivare in centro prima possibile.
In periferia scorrono le villette con giardino squisitamente americane, i parcheggi e i liquor store. Non fossi stato un po' sovrappensiero per gli eventi sopra narrati avrei sicuramente ascoltato "Lonely Grill" dei Lonestar, roba semplice.
I sobborghi lasciano spazio alle vie più centrali. I bar carini aumentano sempre di più.
Chattanooga ha subito diverse trasformazioni negli ultimi 50 anni, passando dall'essere una delle città più sporche d'America ad una delle più verdi. E si vede. La Downtown possiede musei, un acquario, parchi e un ponte pedonale sul fiume Tennessee.
Ma se devo scegliere un luogo solo non ho dubbi: Bluff View Art District, che non è affatto un bluff al contrario dei taxi.
Piccolo quartiere di artisti sul fiume con un vago retrogusto britannico. Ospita un museo, una galleria d'arte, un giardino con sculture e molte caffetterie con parchetti e dehor, oltre alla vista sul fiume. Si trova anche un ufficio turistico che organizza gite a Rock City e non è molto carino prendermi in giro. Tempo di godermelo un po' e devo scappare, comunque soddisfatto.
Due consigli:
- a meno che non si tratti di problemi grossi ovviamente, in viaggio tirate sempre fuori i fiori dal letame. È stata una bella esperienza, da film, che già un'ora dopo raccontavo ridendo. E la deep America l'ho vista eccome.
- niente taxi a Chattanooga