mercoledì 22 agosto 2018

Per essere un semplice gruppo pop europeo, i Roxette ne hanno fatte assai di canzoni easy da viaggio. Prendi "Church Of Your Heart", perfetta quando il sole tramonta e l'asfalto scorre.

Allora, la tabella di marcia è la seguente: ho rinunciato ad andare a Houston a causa della mancanza di tempo e del tasso di imperdibilità inferiore rispetto alle altre metropoli texane. Tornerò.
È un po' un peccato, perché la città della NASA è merce aurea quando si tratta di luoghi americani che abbiamo sempre sentito nominare ma di cui sappiamo nel dettaglio poco o niente. Ed avevo fondato il blog anche per questo.
La cosa positiva in tal senso, è che mi risparmierò le originalissime battute degli amici che "sei a Houston perché hai un problema?", chiavica che si sarebbe andata ad aggiungere a "sei a Chicago? Poi tira l'acqua eh!".

Mi dirigo dunque verso Dallas ("salutami Lucio Dallas!"), ultima meta del mio viaggio.
La città è una specie di Milano del Texas: lussuosa, appariscente e al passo coi tempi, dove persino il triste assassinio del presidente Kennedy ha potuto trovare la sua spettacolarizzazione grazie ad un bellissimo museo.

Quale luogo migliore di questo, quindi, per una mega esposizione che celebrasse 100 anni di indipendenza del Texas dal Messico?
Correva il 1936 e nel grande spazio verde Fair Park (già esistente fin da fine '800) fu costruita una serie di edifici art decò piuttosto spartani in verità, ma compensati da variopinti disegni sotto i porticati e da gigantesche statue, che spezzano la monotonia.
Ognuno ha un tema diverso con strane classificazioni. Ci sono ad esempio i padiglioni francese e spagnolo, o quello texano, quello americano e quello degli stati confederati. I palazzi sono disposti attorno all'Esplanade Fountain: un'enorme vasca rettangolare con getti d'acqua inclinati verso l'interno, che dà quasi l'idea di una mega piscina olimpionica.
È uno dei più grandi siti di fiera temporanea ancora in piedi in America (ma non doveva essere così inizialmente) e per questo è stato dichiarato Historic Landmark.

Il Fair Park è enorme, e anche quando non ospita la Fiera dello Stato del Texas in autunno, può contare su laghetti, stadi, spazi per concerti, una ruota panoramica, diversi musei e un giardino botanico, che con questo caldo è l'unico luogo che sono riuscito a visitare.
"Sunshine on my shoulder makes me happy" diceva John Denver. Ma lui era del West Virginia, non del Texas. 



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